da Claudio Trezzani (http://claudiotrezzani.splinder.it)
Il paragone picassiano sulla punteggiatura di Pier Francesco Schiavone è bellissimo. E l’osservazione sul carattere funzionale fatta da Giselda Papitto ben pertinente. Ma non trascurerei l’istanza estetica. Perchè le pause corrispondono ai silenzi, e la grafica ne può constellare l’insostituibilità. E Poi Qualche Licenza Di Scrittura Rompe La Monotonia Della Vita Quotidiana: Perchè Usare Grassetto, Virgolette O Sottolineature Quando Una Frase Può Essere Evidenziata Anche In Questo Modo Qui ?
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