da Alessandro Ceratti
Ieri mi trovavo in una libreria a Monza. A un certo punto un commesso è venuto accanto a me dicendo, rivolgendosi a un’altra cliente: “Ecco, il libro di Bondi dovrebbe essere qua”. Io sono rimasto stranito, un po’ balbettando ho chiesto al commesso “Bondi, il portavoce di Berlusconi?” “Credo proprio di sì”. Ho deglutito due o tre volte (SIC). La stessa cliente chiede poi un libro dal titolo: “Lo stalinismo nella sinistra italiana”. Bondi scrive dei libri! (in realtà era sottilissimo). Qualcuno al mondo pensa di leggerli! Sono turbato ancora adesso, sul serio. Che cosa rimarrà del cervello di quella ragazza?
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