da Pier Franco Schiavone, Milano
La due cose che più mi hanno colpito del salto della quaglia di D’Antoni, sono state, la dichiarazione di benvenuto nella lista Prodi da parte di Fassino (mah!) e il fatto che solo due giorni prima D’Antoni fosse stato ospite nella trasmissione di Piroso su “la 7” per difendere la posizione di Berlusconi sulle candidature dei numeri uno della CDL alle prossime elezionieuropee. Siccome non credo che abbia meditato ed effettuato la sua scelta in 48 ore, ha mostrato, per usare un eufemismo, una notevole capacità interpretativa. L’unica nota positiva del salto del compagno Sergio, è che quando i vecchi democristiani sentono puzza di bruciato sono capaci di salti ben più arditi. So, da amici siciliani, che in Trinacria spira una brutta aria per la CDL.
Ne consegue che se il fiuto del simil-sindacalista è buono questa è una ottima notizia (csf)
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