terza puntata
La gente scopre che c’è il Grande Liftato e si avvicina facendo finta di niente. Attorno al tavolo almeno sei cristoni neri con un filo che esce dall’orecchio guardano verso gli invitati per scoprire se c’è qualche terrorista.Io, dopo aver assolto al mio dovere di giornalista curioso (“E’ calvo? Ma quanto è calvo? E’ tanto calvo”) continuo il mio giro per la grande sala. Claudio Velardi, editore del Riformista si lamenta, bonariamente, del fatto che nelle mie interviste viene sempre citato come adulatore di Massimo D’Alema. Io lo assicuro che mi dimenticherò di lui, mentendo spudoratamente. Pigi Battista, tutto contento dei suoi otto milioni di ascoltatori, mi dice che Enzo Biagi non è voluto andare ospite di Batti e ribatti, ma poi confessa che lui non gli ha telefonato personalmente. Alda D’Eusanio rifiuta di nuovo di farsi intervistare ma in compenso mi invita a cena perché, dice, vuole diventare amica mia. Donna Assunta mi sgrida ancora perché ho perso un libro che mi aveva prestato, Gasparri (che nelle mie interviste abbino sempre, nel gioco della torre, a Ignazio La Russa) mi dice che si è stufato di essere buttato giù dalla torre. Rosi Greco mi dice che è tutta contenta di essersi sposata. Mughini mi rivolge uno di quei suoi sorrisi a muscoli sforzati e continua a mangiare. Si mangia decentemente e si beve benissimo. Accanto al Grande Liftato ormai c’è ressa, fotografi e televisioni. La gente comincia ad andare via. Tutti notano l’elegante presenza dei concorrenti arancioni (il Riformista) e la scortesea ssenza dell’elefantino e dei collaboratori più importanti. L’ultima battuta è di Alda D?Eusanio che, già sulla macchina, racconta a Roberto D’Agostino che gli deve la carriera perché tempo fa, a secco di impegni televisivi, lui mise in giro il pettegolezzo (falso) che lei era l’amante di non so quale altro dirigente televisivo. Il giorno dopo le offrirono un programma importantissimo. Così è finita la mia serata fra i Vips.(fine)
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