da Gigi Forzese
(…) bisognerebbe conoscere cio’ che riferisce ad esempio l’ex membro italiano della commissione provvisoria in Iraq Marco Calamai. Altro che esportare la democrazia! Quando giunse in Iraq nell’ottobre scorso, e quindi in un momento di relativa calma, utile a iniziare la transizione pacifica dei poteri, dal comando americano a Bagdad si guardavano bene dall’invitarlo a far svolgere elezioni e solo su sua insistenza il Governatore dell’autorita’ provvisoria della coalizione Paul Bremer acconsentì a che egli indicesse delle ininfluenti elezioni a livello comunale ma proibendogli successivamente di indire quelle a livello provinciale, ben piu’ importanti e corrispondenti alle nostre regionali. Cio’ che gli americani volevano era un governo di personaggi a loro affidabili con cui poi manovrare indirettamnte l’intera questione e compreso cio’ Calamai si dimise. Ma queste cose non le sentiremo mai dire a Porta a Porta dove la democrazia viene esportata senza contraddittorio tanto al chilo per tre ore a sera.
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