da Michele Lo Chirco
In effetti pensiamo di essere indispensabili per la democrazia in Iraq: il dopo di noi ci preoccupa, pensando (erroneamente?) che la nostra partenza possa far precipitare il paese in un caos ancora più sanguinario di quello attuale. Propongo dunque di mettere il popolo iracheno alla prova: gli diamo circa un secolo di tempo per potersi evolvere in democrazia. Se falliscono in questo compitino, li invadiamo di nuovo e mettiamo CSF come presidente, in modo che li tramortisca in blocco con le sue interviste e li faccia restare calmi (sperando che fra cento anni si usi ancora fare interviste).
Non so le interviste. Io conto di esserci.
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