da Paolo della Sala
Con l’occasione replico anche a Freda, col suo “meglio il duce”, dicendo che la sua soluzione non ha mai funzionato. Ma anche Grondona non scherza: parla di “democrazie”, come se in Irak ce ne fosse stata una. La democrazia è una, il resto è solo “la schifezza della schifezza della schifezza”, per dirla con Totò. Pur con tutti i suoi limiti, abbiamo il dovere di tenercela stretta. I pacifisti vogliono sì bandire la guerra, caro Grondona, ma ciò non basta. Non servono parole, ma atti concreti, a meno che non si voglia riportare Saddam sul trono e via liberi tutti. Infine i “pacifinti” non solo non sono pacifisti, ma favoriscono i conflitti. Con le posizioni di Gino Strada o del mio parente prete no global, che gridano pace con la kefiah di Al Aqsa e Hamas, simbolo di una delle due parti in contesa, cosa si ottiene dagli israeliani? Non si favorisce così il ringalluzzimento del nazionalismo chiracchiano foriero di una guerra ben peggiore dell’attuale? (…)
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