da Massimo Bocchia
Lo ammetto: seguo “Ballarò” fin dalla prima puntata e non mi sono mai piaciuti molto i corsivi di Freeman (anche se ultimamente un po’ di più). A suo tempo, scrissi qualcosa in merito altrove, criticando principalmente chi in studio “criticava” senza alcuna misura quei corsivi. Comunque, quello che leggo ora su csf mi trova completamente d’accordo e lo sottoscrivo. Scrive Freeman: “Io di solito quando non capisco una cosa chiedo lumi”. Ha pienamente ragione, ma il problema temo sia che a molti non interessi affatto capire, anzi.
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