da Alberto Arienti
Dico la verità che sono rimasto stupito in questi giorni dal montare della polemica sulla sua uccisione e del relativo silenzio sull’uso allucinante di un ragazzo (forse di limitata capacità intellettiva) come kamikaze. Io sto dalla parte palestinese, ma l’escalation nell’uso di kamikaze che sta avvenendo non può che farmi innorridire. Nessuna azione israeliana (sia pur atroce ed arbitraria) può giustificare questo suicidio politico e morale. Come può uno stato costruirsi sui cadaveri delle sue donne e dei suoi bambini usati cinicamente come armi? E non venite a dirmi che in una guerra “normale” muoino lo stesso.
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