da Paolo Antonuccio
Puntata di ‘Otto e mezzo’ ricca di spunti, venerdì sera. L’argomento era la ‘onnipotenza’ di Bruno Vespa e del suo ‘Porta a porta’. Ferrara sostiene che Vespa non sia nè di destra nè di sinistra. Secondo me è più corretto dire che Vespa sia stato di destra, di sinistra e anche di centro. In particolare il prode Bruno sta casualmente della parte di chi ha al momento la maggioranza. Lo ricordo quando ero un ragazzino, democristo di ferro. Poi, dopo tangentopoli, l’ho visto servire il risotto fatto da D’alema e, in seguito, in ginocchio davanti alla mitica scrivania di ciliegio, mentre Silvio I, firmava li suo ridicolo ‘contratto agli italiani’. Ma lui sarebbe pronto a tutto. Lo immagino in diretta ogni sera da Trigoria se ci fosse un’ipotetico ‘Governo Totti’ o disquisire dell’aumento del prezzo dei biscotti per cani in un fantomatico ‘Governo Lassie’ o sostenere, con indosso una parrucca di ricci neri, che l’Italia sia ‘fuori dal tunnel’ in un eventuale ‘Governo Caparezza’. Vespa? macchè, camaleonte!
Nessun commento.
Commenti chiusi.