da Primo Casalini, Monza
La strategia è chiara da tempo. Ogni giorno ha la sua monata. Il premier danese più bello di Cacciari, Il confino politico come vacanza pagata, il Kapò affibbiato al tedesco, le corna al ministro spagnolo, andare a Nassyria pura apparenza, obbligatorie le due punte, meno feste per tutti (ma più monate). Ci è portato di natura, guadagna la prima pagina dei giornali e, soprattutto, gli sventurati rispondono, proprio come la monaca di Monza, invece di stare sulla palla dei problemi veri e nostri. Mi piacerebbe che csf gli aprisse un blogghino titolato terapeuticamente “Una monata al dì”, recuperando un po’ di arretrati nelle emeroteche. Natalino ne sarebbe lusingato, noi avremmo più scelta e chissà, ci scappa pure l’intervista: “Chi butta dalla torre: Kakà o Fede?”
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