da Guglielmo Venturi
In un Paese in cui si vota con un meccanismo elettorale trigonometrico e che, in nome della bipolarità, costringe alla convivenza forzosa uomini politici cha mal si tollerano, possono manifestarsi persone alle quali facciano schifo la sinistra, la destra ed il governo. Questo vissuto soggettivo, come direbbe il multicoloured Crepet, può costituire l’anticamera del disagio psichico e degenerare in crisi depressive ed esistenziali. Animato dalla sindrome dell’ assistente sociale, desidero segnalare un evento che potrebbe essere sfuggito ai meno avvertiti. E’ di fresca costituzione il “Partito della bellezza”, fondato dal critico scevro d’ ogni senso di autocritica, Vittorio Sgarbi, dal custode della foglia d’edera di papà, Giorgio La Malfa e dal pittoresco giornalista anglo-romagnolo, Nicholas Farrel da Predappio. La creatura non è ancora al governo e non si colloca né a destra né a sinistra. Intende infatti levitare verso l’area della trascendenza. Fonti anonime, ma autorevoli, rendono noto che vi sono ancora spazi disponibili per eventuali candidature. Astenersi perditempo.
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