da Peter Freeman
Caro Csf, sono confuso, molto confuso. Non mi ci raccapezzo piu’. Ad esempio, pensavo che a Giuliano Ferrara, che pure conosco abbastanza bene, il “carattere cialtronesco della coalizione” piacesse assai, che fosse, insomma, proprio il carattere “cialtronesco” del centrodestra a rendergliela cosi’ amabile. Invece mi ero sbagliato. Pensavo anche che a Giuliano Ferrara, che ha pubblicamente difeso il diritto al lifting, alla leggerezza, al “faccioilcazzochemipare”, la mollezza occidentale non dispiacesse. E invece scopro, leggendo il “Foglio” di martedi’ scorso, che l’occidente e’ stanco e dunque soccombente, che noi occidentali, ahime’ pingui e soddisfatti, non amiamo piu’ la catechesi, l’ortodossia, l’onore militare, la disciplina e via elencando ma, al contrario, ci liftiamo, vogliamo figli piu’ belli e piu’ sani, ci accoppiamo e ci adagiamo e poco ci garba il combattimento. Personalmente non sono tra quelli e neppure tra questi, ma tale e’ la linea di confine che il direttore del “Foglio” traccia. Chi ha letto “Paradiso e potere” di Kagan sa di che cosa Ferrara stia parlando: sono le tesi “neocon” che piu’ neocon non si puo’. Sparta versus Atene. Non me ne scandalizzo. Pero’ mettiamoci d’accordo. Se Silvio e’ bello ed e’ giusto allora teniamoci il lifting e l’opulenza e tutto il resto ma scordiamoci Sparta (che comunque non abita piu’ in questo mondo occidentale). Se la nostra ambizione, invece, e’ quella di un Occidente turgido ed erettivo, allora Silvio B. va cestinato e Sofri se ne resta in galera (o accede alle misure alternative alla detenzione previa domanda dell’interessato) perche’ – “dura lex sed lex” – una condanna e’ una condanna e un’assoluzione e’ un’assoluzione.Cosi’ stanno le cose, o almeno cosi’ dovrebbero stare, ma siamo in tempi di confusione (“c’e’ crisi, c’e’ grossa crisi”, cit. Quelo) ed io non costituisco un’ eccezione alla regola. Il fatto e’ che per capire Ferrara non bisogna stare nel recinto della politica e neppure della storia. Bisogna, invece, leggersi i sofisti, Protagora e Gorgia.
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