da Vittorio Grondona
Io sono uno di quelli che, nonostante tutto, segue volentieri il Festival. Ieri l’ho seguito a pezzettini perché ero più interessato ai problemi della scuola trattati da Ballarò. L’ho però registrato… Quest’anno, per fortuna, le canzoni in gara sono solo 22 ed in base a questa straordinaria idea e al voto telefonico a pagamento la mia testa mi diceva che il programma potesse star dentro all’oretta di trasmissione giornaliera. Invece no. Col seguito (patetico) di Porta a Porta è durato oltre le 4 ore. Decisamente troppe. Dal numero delle costosissime “telefonate voto” si potrebbero fare ipotesi sul numero dei gonzi teleguidati. Non mi è piaciuta la regia: i troppi repentini cambi di scena che i registi moderni, ma poco esperti, sono abituati a fare in particolare sui balletti e sui cantanti, sono innaturali e distraggono dalla visione e dall’ascolto. Troppe le interruzioni pubblicitarie. Gino Paoli ha dato il tocco di classe alla prima serata. Veramente bravo! Il festival è piaciuto all’onnipresente On. La Russa…. Fabrizio Del Noce deve ssere l’unico vincitore di tutti i posti in prima fila messi in palio da “telefortuna” RAI…
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