da Gianni Guasto
Cara Barbara Melotti, anch’io, come Ferrara e suo fratello, ho scelto la parte che più dispiaceva a mio padre: è un percorso, per il figlio maschio, in certa misura inevitabile. Il problema è quanto tempo ci vuole a farsi un’idea propria: scommetto che suo fratello ha ucciso Laio in prossimità dell’adolescenza, mentre Ferrara ha dovuto aspettare la fine del comunismo, segno che certi padri sono più terribili di altri. Dove e con chi si va una volta concluso il pasto totemico, è faccenda di ognuno di noi. Anche se, per alcuni, il pasto totemico non finisce mai.
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