da Piero D’Agostino, Napoli
Caro Claudio, in un paese dove la sinistra non fa il suo mestiere, dove si fa a gara a definirsi riformisti sull’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori, ci tocca poi sentire Bossi parlare di Otto per mille. Il meccanismo inventato da Giulio Tremonti nel lontano 1985 e che recepiva gli Accordi Lateranensi del 1984 (Governo Craxi, quindi) è semplicemente una truffa ed è bene lo si dica! Non vi è scandalo per chi sceglie di devolvere allo Stato o ad una confessione religiosa una quota di imposta, ma i soldi di chi non sceglie vengono attribuiti nella stessa proporzione delle scelte espresse. Aggiungo che più laici dello Stato italiano e dei suoi riformisti sono i Valdesi e le Assemblee di Dio in Italia: accettano solo quanto dato loro espressamente firmando la casella della dichiarazione dei redditi. Il guaio è che con la scusa delle dichiarazioni di Bossi non ne parleremo più per un pezzo, a destra come a sinistra.
Diciamo la verità: quello che dice Bossi (otto per mille, preti a piedi scalzi) molti di noi lo hanno sempre detto. E’ questo l’aspetto singolare della faccenda. Qualunque cosa dica Bossi diventa volgare, banale, non condivisibile. Perché? Forse – è l’unica spiegazione possibile – perché senti che lui le dice senza crederci, per interessi di bottega. La sua bottega, che è legittima, ma non è la nostra. (csf)
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