da GianMatteo Pica
Per esperienza diretta sono convinto che il test d’ammissione sia uno dei rarissimi momenti di pura meritocrazia dell’università italiana. Che le domande siano sceme e non pertinenti non importa:sono sceme per tutti allo stesso modo e tanto basta. Per evitare il problema dei raccomandati “locali” la cosa migliore sarebbe il mega-test ministeriale a Roma tutti assieme il medesimo giorno. Un Armageddon, come il concorso per i Carabinieri. Tolti quei 300 con lo zio in Parlamento, gli altri tutti contro tutti. In bocca al lupo.
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