da Claudio Trezzani
Vittorio Grondona si sofferma sulll’uso oggettivistico delle candidate al concorso di bellezza della lega. Circa i denti, un precedente c’è : Saddam Hussein (a proposito, dov’è finito ?) . Circa l’antifemministica femminilità… be’, l’anno scorso i cinesi hanno ripristinato – dopo 54 anni di divieto – i concorsi di bellezza, tenendone uno a Shanghai. Per rendere le cose meno borghesi hanno obbligato le candidate a fare cose tipo visitare orfanotrofi e distribuire latte agli anziani. D’altronde, si sono detti, perchè sputare addosso alle ricadute commerciali di questi eventi. Diceva Deng Xiao Ping : non guardare il colore del gatto, se ammazza i topi.
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