da Claudia Firino, Sassari
Anch’io sono d’accordo con l’avv. Arena sulla questione numero chiuso. Credo profondamente nella meritocrazia, e a rigor di logica quello strumento potrebbe davvero selezionare i più meritevoli. Ma:1. L’Italia non è l’America (del nord), dove queste cose le fanno seriamente (e a noi non ci riesce proprio di copiare le cose sensate) e, soprattutto nelle università più piccole e più al sud, i cognomi dei selezionati ricordano stranamente quelli di medici e/o docenti e/o politici.2. Non è necessario il numero chiuso per selezionare. Si potrà stabilire chi vale molto più semplicemente valutando media degli esami e numero di anni necessari al completamento del corso di studi, e si eviterà in questo modo di condannare un futuro nobel della medicina per il semplice torto di essersi alzato, il giorno del test di ammissione, con un terribile mal di testa.
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