Seconda puntata
Ad un certo punto mi metto a fare un gioco. La sala è ormai piena piena. Io mi siedo ad un tavolo con Luca Telese, giovane (?) giornalista del Giornale che conobbi ai tempi di Cuore. Scriviamo i nomi dei presenti ed io scopro che ne ho già intervistati una caterva (il che vuol dire forse che devo smetterla), La Russa, Gasparri, Santanché, Jannuzzi, Marzullo, Rosi Greco, Irene Ghergo, Massimo Teodori, Giordano Bruno Guerri, Mughini, Chessa, Trantino, Barbara Palombelli, Maurizio Belpietro, Pigi Battista, Antonio Polito, Marina Valenzise, Donna Assunta Almirante, Maria Giovanna Maglie, Claudio Velardi. E c’è anche qualcuno che mi ha detto di no: Berlusconi, Alda D’Eusanio, Bruno Vespa e forse anche altri che non riconosco o che non individuo. Nel bailamme…Non vedo per esempio della gente che ha invece visto Livia Michilli del Corriere. Non vedo Toni Renis, non vedo Mogol, non vedo Gianni Letta, non vedo Giuliano Urbani, non vedo Gianni Alemanno. Però vedo Lando Buzzanca, Carlo Mazzantini, il falso Valentino, Andrea Pamparana, Magnaschi, D’Agostino, Alain Elkann, Altero Matteoli, Cattaneo. Vedo anche il ministro Castelli ma poi mi viene il sospetto di aver preso un abbaglio. Insomma, gran bella gente. Con Italo Cucci e Francobaldo Chiocci ci fermiamo a parlare dei tempi di mio padre, quando il giornalismo sportivo era una cosa seria e io mi rendo conto che parlo con colleghi dell’altra generazione. Trantino, presidente della commissione Telekom Serbia che ho intervistato tre mesi fa, mi incrocia, fa finta di riconoscermi e invece mi scambia sicuramente per un’altra persona , almeno spero, visto che mi apostrofa: “Ah, il giovane serbo!”. 2) segue
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