da Paolo Beretta
Capita spesso che, se qualcuno è contrario ad una posizione, si pensi implicitamente (e a torto) che sia difensore di quella opposta. E’ capitato a diverse persone in questo blog, me compreso. La condanna dell’uccisione di Yassin non significa che si vuole difendere Hamas. I morti sono morti, sia palestinesi che israeliani. (…)Se da una parte ragionano a kamikaze, dall’altra ragionano a missili e Apache.(…) C’è una guerra in corso: di chi sia la colpa si può discutere. Resta il fatto che ognuno la combatte con le armi che ha. Apache o kamikaze. Ma che non parlino di diritto all’autodifesa, però.
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