da Primo Casalini, Monza
Sono solidale con Fassino. Che in una manifestazione grande come quella di Roma ci siano poche centinaia di teppisti organizzati non deve stupire: non vanno lusingati, ma occorre starne lontani, nulla di buono può venire da loro. Ma mi interessa criticare un errore che sta commettendo da tempo la leadership dei DS. Si è osservato che probabilmente più di metà delle persone che erano in piazza vota DS (anche perché non ha molte alternative), per cui sembrerebbe corretta la frase “E’ gente nostra!” che si ripete come una giaculatoria dal Palavobis in poi per tutte le manifestazioni in cui ci si ambascia col vado/non vado. Non è gente nostra, sono persone libere che ragionano criticamente, e di ciò fanno bene. Il gente nostra è un residuo rancido dell’egemonismo gramsciano. La smettano, ci diano un taglio, rien ne va plus. Trovo bello ed utile che a sinistra oggi ci siano tante persone libere che ragionano e decidono con la loro testa, e che non sono gente di nessuno.
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