da Alessandro Ceratti
Fassino è stato scacciato dal corteo della pace da quelli che F. Bechelli definisce “fascisti” e P. Casalini “poche centinaia di teppisti”. (…) Vogliamo rimproverare i pochi “teppisti squadristi” per le loro intemperanze, perché hanno impedito di manifestare le loro idee? Ci sentiremmo di rimproverarli se si fossero comportati così nei confronti di un Berlusconi che “legittimamente” avesse voluto partecipare al corteo della Pace? No, avremmo detto che si trattava di una provocazione. E così è stato anche per Fassino. Se voleva dimostrare il proprio pacifismo poteva farlo più efficacemente in Parlamento.
Sarebbero stati fascisti, teppisti e deficienti anche se avessero fatto la stessa cosa con Berlusconi. (csf)
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