Luca Sofri su Quattro e un quarto
Mi pare che sull’uccisione di Yassin si stiano eccitando passioni piuttosto superficiali, da diverse parti. Anche Claudio Sabelli, che ha cercato di tenere i piedi per terra, ne sta pagando il prezzo in agitate discussioni con i frequentatori del suo sito.Io credo che la questione sia da ridurre a due domande, e che tutto il resto siano fesserie di gente che non ha capito di cosa sta parlando.Prima domanda: è legittimo per una democrazia occidentale porsi come obiettivo l’uccisione di un uomo ritenuto pericoloso per le vite dei suoi cittadini? (Se si risponde no, applicare la medesima domanda al caso di bin Laden, o a quello di Saddam, per cui in molti invocammo un’azione mirata della CIA piuttosto che una guerra contro un popolo intero: se si risponde ancora di no, la coerenza è attestata).Seconda domanda: ammessa eventualmente la legittimità, nel caso di Yassin la sua eliminazione si risolve in effetti in un minor pericolo per i cittadini della democrazia occidentale, o rende questo pericolo maggiore (valutare sia sulla breve che sulla lunga distanza)?
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