da Tommaso Cerutti, Pinerolo
Se l’amministrazione americana continuerà ad applicare la dottrina della “guerra preventiva”, oltre che alla democratizzazione dell’Afghanistan e dell’Iraq dovrà presto iniziare a mettere in conto anche quelle dell’Iran, della Siria e dell’Arabia Saudita. Ammesso e non concesso che ciò non vada a sfociare in scenari ancora più drammatici di quelli che si potrebbero immaginare, mantenere un tale status militare e garantire la sussistenza di svariate centinaia di migliaia di soldati richiederebbe uno sforzo economico troppo elevato e troppo concentrato nel tempo, persino per l’economia americana supportata da quella britannica. (segue oltre le 500 battute)
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