di Lia Celi (da Macchianera)
“La criminalità organizzata non conosce feste né ponti, difatti la sua produttività è in continua crescita”. Già: domenica sera, mentre quegli scansafatiche degli italiani poltrivano, gli stakanovisti della malavita napoletana regolavano i conti senza risparmiare le pallottole. Un episodio che ha colpito il premier, e soprattutto una ragazzina innocente. Il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino sconvolto: “Forcella, un quartiere di Napoli? Ne siete proprio sicuri? Sono sindaco da quattro anni e non ne ho mai sentito parlare”. Salvatore Giuliano, il malvivente sospettato dell’omicidio di Annalisa, si difende: “Ho un alibi di ferro: sono stato ucciso dalla polizia nel 1950 in Sicilia, dopo il tradimento di Gaspare Pisciotta”. Il ministro Pisanu: “Allo stato attuale, non possiamo escludere le responsabilità dell’Eta e degli anarco-insurrezionalisti”. La mafia prende le distanze dalla campagna anti-ponti di Berlu**oni: “Il ponte sullo Stretto non si tocca”.
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