da Primo Casalini, Monza
“I soldati li ha mandati il governo, non noi. E senza sufficiente copertura, come dicono i morti di Nassiriya. C’è una responsabilità precisa”. Queste sono le parole di Violante. Le ho tratte dal Corriere. Per una volta, sono d’accordo con Violante. Stanno alzando un polverone perché non si chiamino le cose con il loro nome. E’ una situazione in cui è difficile restare e difficile andarsene. Ma l’avevamo detto in tanti, prima, anche i non pacifisti come me. Si è in Iraq per la cupidigia di servilismo del premier. Quella sì è raccapricciante, come dice Landolfi. Ho fiducia nel pragmatismo degli americani e nei sondaggi in picchiata per Bush. Fanno presto a cambiare decisione, là.
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