da Guglielmo Venturi
Da tempo gli studiosi del clima avevano lanciato l’allarme. Il buco nell’ozono, l’ effetto sera e lo scioglimento dei ghiacci avrebbero potuto produrre effetti devastanti ed imprevedibili. Persino che in Italia, durante l’inverno, si potesse verificare quel fenomeno che, nel loro ostico gergo, definiscono “nevicata”. E ieri è accaduto. Il Corriere strilla in prima pagina: ” Neve e paralisi: allarmi ignorati. Bloccate ferrovie e autostrade. Due ore per fare cento metri”. Procedo nella lettura del quotidiano e mi imbatto a pagina 14 in un altro articolo a cinque colonne: ” Sulle autostrade a 150 all’ora, quasi tutto pronto”. Lo dichiara il ministro Lunardi. E’ quel signore che prepara le cartine delle grandi opere per il presidente del consiglio, che si diletta con i modellini del ponte dello stretto ed è preda dell’ irrefrenabile pulsione a trivellare tutto ciò che si erge oltre i trenta metri d’altitudine. Quello dall’aspetto burbero e che sembra sempre adirato col mondo. Pura apparenza. Nel tunnel di quella severa scorza, batte l’animo del sottile umorista.
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