da Rita Guma
Sartori nel suo articolo parla di un videomontaggio che trasferiva su Berlusconi l’applauso a Kofi Annan, che in qualsiasi Paese di televisione libera sarebbe stato denunciato dalla concorrenza, ma che in Italia non lo e’ stato. A parte che ricordo “ritocchi” simili su convegni romani di Rutelli & C andati deserti, credo che il problema sia anche che il giornalismo nostrano e’ molto scaduto (esclusi i presenti). Una volta i giornalisti erano sottopagati ma sgobbavano su inchieste che richiedevano preparazione, spostamenti, appostamenti per strappare una dichiarazione, etc etc. Oggi per molti si tratta di un lavoro d’ufficio ben pagato e – complice e croce la velocita’ di internet e l’abitudine di tanti di emettere comunicati stampa – non ci si “documenta” piu’, cioe’ non si controlla di persona. Quasi tutti gli articoli di cronaca sono una fotocopia e quindi se non c’e’ il primo che nota una stranezza nessuno la riporta. Con orgoglio ma anche sconforto ho constatato che noi semplici volontari dell’informazione siamo stati talora gli unici a riportare una notizia o una contronotizia. Vedi, in tema, http://www.osservatoriosullalegalita.org/04/interventi/012.htm
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