da Rocco Ciolfi, Arce
Non sono d’accordo con quanto scritto dal sig. Finzi in merito alle esternazioni berlusconiane. Anzi di più; ritengo che sono analisi di questo tipo ad aver permesso l’ascesa incontrastata di Berlusconi nell’ultimo decennio. Mi spiego: quando ci sono di mezzo gli organi di informazione di qualunque tipo essi siano, nulla è lasciato al caso, niente è improvvisato da Silvio e compagni. Ad ogni dichiarazione, commento, esternazione che sia, corrisponde uno o più sondaggi (di solito uno per il target a cui ci si rivolge, e se il clamore suscitato è tanto, un altro che valuta l’impatto complessivo) per analizzare le reazioni che queste suscitano nell’opinione pubblica. La chiave di lettura che ne consegue è diversa: se ad ogni sparata ne corrisponde un’altra ancora più grossa è un brutto segno, vuol dire che ha generato consenso. Forse c’è bisogno di un bagno di umiltà, ma se non si entra in questa logica sarà difficile elaborare strategie che possano contrastare lo strapotere mediatico dell’unto.
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