da Alessandro Ceratti
Per tanti anni è stato mantenuto un inviolabile silenzio sulle vicende raccapriccianti delle foibe. E questo non solo da parte della sinistra comunista italiana (la qual cosa è facilmente comprensibile) ma anche dalla Dc è in buona sostanza da tutte le istituzioni dello Stato. Perché? Quale considerazione mai ha impedito di tributare il giusto onore alle vittime di quegli eccidi? Ecco, la risposta a questa domanda è significativa e terribile. Perché ricordare quelle vittime, e quindi giocoforza ricordare i loro carnefici yugoslavi, avrebbe necessariamente fatto ricordare vittime ancora più numerose, carnefici ancora più brutali. E questa volta i carnefici eravamo noi. Si proprio noi, gli italiani-brava gente. I nostri padri o i nostri nonni. Non ci piace metterla così, vero? E infatti abbiamo preferito non parlarne del tutto.
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