da Feliciano Bechelli
Il dibattito sul prolungamento della missione di pace in Iraq è sconcertante. (…) Il primo è che soltanto in Italia per apparire (apparire!, non “essere”) moderati e responsabili bisogna appoggiare o comunque non contrastare l’invio di truppe all’estero in situazioni di volta in volta denominate “operazione di polizia internazionale”, “ripristino della democrazia”, “mantenimento della pace” e così via, di eufemismo in eufemismo, pur di non pronunciare la parola guerra. Insomma, più sostieni una situazione estrema come la guerra e più ti accrediti come moderato e responsabile, più la contrasti e più sei additato come un irresponsabile estremista. Il secondo paradosso è che i parlamentari italiani più si appellano ai valori cristiani e alla sacralità della vita ogni volta che si parla di aborto, fecondazione assistita o famiglia e meno hanno remore ad appoggiare un’operazione militare. Insomma, più sostieni la vita prima che esca dall’utero e meno sei contrario alla possibile soppressione della vita dopo che è uscita dall’utero. (…)
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