da Vittorio Grondona
Gentile Signor Luca Serpieri, lei ha pieno diritto di non apprezzare il mio pensiero sulla vignetta di Forattini. Forse lei trova divertente calpestare il sangue delle persone uccise dall’odio e dalla vendetta sorti spontanei da una sporca guerra fascista? Io no! Ma questi sono affari suoi. In me resta l’amarezza di sessant’anni passati invano. Invece di inveire giudicando le persone in modo scorretto, farebbe meglio ad esaminare i fatti con più coscienza critica ed imparare a discuterli con pacatezza. Le cose possono essere viste non solo da destra o da sinistra, ma anche dall’alto o dal basso. Lei purtroppo non le guarda da nessuna parte. Lei si trova chiuso in un sacco e chi da fuori la sta bastonando le urla di essere comunista, ma nella realtà sono i suoi amici che non solo infieriscono su di lei, ma la stanno anche ingannando con la menzogna.
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