Gianni Guasto, avendo letto un post di Natalino in cui si diceva che la jena del Manifesto (Barenghi) aveva pubblicato una barzelletta orrenda e pesantemente antiebraica, ha scritto al sopraddetto Barenghi:
Caro Barenghi, su di un blog, connesso a quello di Sabelli Fioretti, un fascistoide un po’ scemo, tal Natalino Russo da Seminara, la accusa di nefandezze razziste. Lo fa in modo sgrammaticato e incoerente, ma lascia comunque intendere che lei scriverebbe cose pesantemente antisemite. Il tizio scrive testualmente:”Finisco con una nota amarissima : la Jena del Manifesto ( a proposito dell’aereo Tel Aviv – Kiev che, qualche giorno dopo l’11 settembre, cadde in mare ) così vergò la sua battuta : ” Una notizia cattiva ed una buona : quella buona è che delle oltre cento persone, tra passeggeri ed equipaggio,dell’aereo Tel Aviv-Kiev nessuno si è salvato. La buona è che erano tutti ebrei”. Eventualmente, qualora lei non avesse voglia di intervenire, mi invii pure il testo originale del corsivo, che provvederò ad inoltrare al blog di CSF.”
Questa è la risposta di Barenghi:
“Caro Guasto, purtroppo questo falso circola da tempo in diversi siti. si trattava di un’orrenda barzelletta che circolava nel mondo arabo e non so perché sia stata attribuita alla jena. La quale invece scrisse questo: “Un aereo è esploso in volo, ottanta persone sono morte. A bordo c’erano moltissimi ebrei, per di più russi. Osama nell’alto dei cieli”.(5 otobre 2001). Come vedi, il messaggio è opposto.Ti ringrazio”.
Morale della favola: la colpa è mia che continuo a fidarmi di Natalino. Questo è l’ultimo avviso: un’altra di questo genere e Natalino non è solo fuori dal ghetto ma anche fuori da questo blog. Alla stronzaggine c’è un limite.(csf)
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