da Alessandro Ceratti
Le liste di proscrizione sono cose brutte, non c’è dubbio. Ma quella di Di Pietro lo sarebbe stata? Non sarebbe stato invece l’atteggiamento responsabile di chi, volendo criticare un atteggiamento che trova riprovevole, decide di assumersene pienamente la responsabilità e rifiuta di lanciare accuse generiche, magari indignate e urlate, ma che difatto si ridurrebbero al solito piagnisteo? Di Pietro è un ex magistrato, prima di dire qualcosa di grave contro qualcosa e qualcuno trova rilevante individuare anche la persona responsabile del “misfatto” e chiamarla con nome e cognome. E’ la differenza tra una persona seria e chi si sente autorizzato a dire di tutto (e abbiamo tanti di quegli esempi) purché tutto rimanga vago e generico.
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