“Bonsai” di Sebastiano Messina (Repubblica)
Vediamo se abbiamo capito bene le novità annunciate ieri dal presidente del Consiglio. Le elezioni europee saranno accorpate a quelle comunali e provinciali in un’unica votazione, il 12 e 13 giugno. Non si capisce perchè questo accorpamento sia stato battezzato «election day», dal momento che day sono due. Sarebbe più corretto, volendo restare sul vocabolario delle perfida Albione, chiamarlo «election weekend», magari facendone un evento turistico e abbinandolo all’offerta del giorno: tre voti al prezzo di uno.L’altra novità riguarda i divieti. Da ora in poi il mandato di europarlamentare sarà incompatibile con quello di ministro, di deputato, di presidente regionale o provinciale, di assessore o di sindaco. Norma saggia. Però un minuto dopo lo stesso Berluscono ha annunciato che lui si candiderà, «assolutamente». Dunque il divieto vale per il sindaco di Abbiategrasso, per l’assessore di Potenza e per il presidente della Provincia di Udine, ma non per il presidente del Consiglio. Il quale sarà l’unico europarlamentare, dopo aver speso milioni per la campagna elettorale, a rimanere in carica solo per un giorno. Giusto il tempo di dire “scusate, scherzavo”.
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