da Alessandro Ceratti
Rita Guma fa dei bei discorsi, ma ci si deve ricordare che bisogna vincere. Abbiamo bisogno di quei nomi in prima fila, non possiamo accontentarci di un loro appoggio esterno, lasciandoli esercitare una funzione di controllo. Non possiamo mandare avanti degli emeriti sconosciuti, senz’altro degnissimi e con tutto l’appoggio esterno che vuoi, perderemmo un sacco di voti. Inoltre, se queste persone hanno già raggiunto una certa visibilità è perché qualche qualità ce l’hanno. Io potrei essere un buon candidato, ma capisci che la lista che mi accoglie sarebbe molto più forte se anziché il mio nome ci fosse quello di Travaglio. E poi come potrebbero appoggiare saggiamente degli emeriti sconosciti? Se poi questi una volta eletti se vanno come Carrara in Forza Italia?
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