da Peter Freeman
Caro Csf, sostiene Paolo Antonuccio, sul Blog di oggi, che la satira “attacca chi comanda e non l’opposizione”, dunque quella di Montesano non e’ satira. Non sono d’accordo, neanche un po’. Non e’ il caso di riesumare la vicenda Luttazzi, che nella satira e’ un po’ divenuto “l’arma fine di mondo” (cfr Kubrick, “Dr Strangelove”). Ma persino uno come Dario Fo, che di satira se ne intende, spiegherebbe che no, la satira fa quel che vuole, sbeffeggia i potenti ma anche i morti di fame. Insomma, non guarda in faccia a nessuno. Cinico Tv, forse la miglior televisione (e la miglior satira, e il miglior neorealismo) degli ultimi vent’anni, coi poveri ci andava giu’ pesante. Aggiungo che fare satira sull’opposizione, soprattutto su quella made in Italy, e’ una tentazione irresistibile. Anche sbeffeggiare il debole e’ divertente: bastonare il cane che affoga e’ spassoso, basta essere infami e cattivi nella giusta misura. Credimi, Franti (“e l’infame sorrise…”) era un genio della satira. Infine, fare satira su chi comanda, e su Silvio B. in particolare, e’ il minimo che ci si possa attendere da un satirico con un po’ di mestiere: e’ l’ABC, poi bisogna andare oltre.Invece Giorgio Guiotti, sempre sul Blog di oggi, si lamenta, come e’ suo diritto. Si lamenta con il sottoscritto: e’ risentito per quanto ho scritto su Vigorelli Piero (ma e’ la verita’, lo giuro) e mi vuole spedire a fare un corso di tv cubana. Inoltre, si lamenta perche’, pagando il canone, e’ costretto a contribuire al mio non lauto stipendio. Lo capisco, ma vorrei che ci esibisse copia del versamento del canone RAI. Se lo paga ha ragione, paga anche me, ed io ne godo immensamente. E se l’azienda (dunque anche Guiotto, pro quota) vorra’ sovvenzionare un corso di aggiornamento presso la tv cubana io ne saro’ smisuratamente felice (non so Guiotto).
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