da Primo Casalini, Monza
La parola riformista è malata, si sa. Però può guarire, con appropriate terapie, e si può farle un check up, di cui propongo una modalità. Sabato c’è stata la performance goebbelsiana di Berlusconi. Leggiamo le reazioni dei vari maestri di riformismo, quelli che hanno sempre la loro da dire. Guardiamo se ce n’è qualcuno che ha equiparato tale performance a quelle di Fidel Castro o di Kim Il Sung (anche del figlio Kim Jong Jl, non c’è differenza). (…) Ecco, riformista è chi di questa enormità se ne è accorto. Gli altri no, si spacciano per riformista perché gli fa comodo. Naturalmente, riformisti non sono neppure quelli che non si accorgono del modo di Kim Jon Il (e sono pochi) o del modo di Fidel Castro (e ce ne sono, ce ne sono). Il riformista sano, gli occhi li tiene aperti tutti e due.
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