da Claudio Trezzani.
In queste colonne si tira spesso in ballo il lapsus linguae o il lapsus calami. Ma il fatto è che ormai le nostre esternazioni non si producono più oralmente o con la penna. Basta un dito sulla tastiera. Ed allora propongo lapsus ordinis. Che poi ci affrancherebbe da implicazioni freudiane : un dito che scivola sul tasto non conosce pensieri.
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