UN NUOVO FORMAT: IL DOPO SANTOROChe serata. Io c’ero. A vederla. Ad Annozero arriva la D’Addario e si scatena il putiferio. Belpietro, Porro da una parte, Travaglio, Emiliano e Norma Rangeri dall’altra. Maria Latella sostanzialmente non schierata. Santoro assolutamente imparziale.Puntata tutto sommato insignificante. La D’Addario ripete cose già dette. D’accordo, lo dice in televisione. Ed è la prima volta quindi che molte persone sentono e vedono la più famosa escort del momento raccontare la sua avventura di una notte col premier. Ma in sostanza nessuna novità se escludiamo il fatto che tutti la insultano. Belpietro la ossessiona chiedendole come si guadagna da vivere. E lei perde l’occasione di rispondergli in maniera offensiva ma realista. Mentre tutti urlano inutilmente (unica oasi di razionalità, come al solito, Marco Travaglio) penso al fatto che il premier dice sempre, quando qualche magistrato si interessa a lui, che lui è legittimato dal voto popolare. Una incredibile sciocchezza. Però quando si accusa il premier di avere comportamenti eticamente riprovevoli la sua difesa prende forza. I comportamenti eticamente riprovevoli dovrebbero essere sanzionati alle elezioni. E invece gli elettori lo premiano. Come la mettiamo? Possibile che abbia con le sue televisioni modificato così radicalmente il comune senso del pudore? Possibile che abbia spostato talmente in là i confini della morale? E li abbia spostati talmente più in là che perfino i suoi critici si dimenticano di ricordare che un leader che la mena con i valori della famiglia non può andare a puttane?Finisce così, senza onore né gloria, la puntata di Annozero. Non si capisce perché tanta gente si sia attivata per impedire la comparsata della D’Addario. Ma ecco che, con un incredibile ed improvviso colpo drammaturgico televisivo, sull’altra rete compare Bruno Vespa che inventa il “dopo Santoro”. Porta a Porta, su Rai1, è dedicato alla trasmissione appena terminata su Rai2. E’ un nuovo format. Marino, Siddi e Donadi da una parte, La Russa e Romani dall’altra hanno appena smesso di vedere Santoro e ne parlano. Ma non basta. Deus ex machina, arriva Belpietro, il trait d’union. Sembra di assistere ad un incrocio tra una tragedia greca e il bagaglino. Va avanti così. Solite urla, solite banalità da ambo le parti. Unico momento interessante di questa puntata dedicata alla libertà di stampa, l’intervento di Piergiorgio Odifreddi. Ma il matematico impertinente non fa in tempo a nominare Mara Carfagna e Maria Stella Gelmini, che viene insolentito da La Russa e censurato e zittito da Bruno Vespa. Abbiamo potuto assistere così, finalmente, a qualcosa di congruo con la serata. La morte della libertà di parola alla tv.Ed è subito Marzullo. Appena mi rendo conto che ospite da Marzullo è una cantante d’opera, e che Belpietro è tornato a casa a dormire e non c’è la possibilità di vederlo a Sottovoce, concludo la serata con Chiambretti. (CSF)
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