da Luciana Maci
Caro Sabelli, una volta il ruolo dei politici era di rappresentare le istanze degli elettori, di tutti gli elettori: bianchi o neri, simpatici e antipatici, gay o etero. Il politico era (è?) espressione della volontà popolare, perciò doveva aderire appieno a questa missione, garantendo i diritti di tutti e rappresentando tutti, anche quelli che non lo avevano votato. Anche per questo – faccio un esempio – non andava in giro per televisioni preparando risotti o giocando a tennis: doveva mantenere un certo tono, era un simbolo, un’istituzione. Oggi i politici sembrano rappresentare solo se stessi e le proprie vanità. (…)
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