da Giuseppe Moncada, Lentini
Ho riletto l’intervista ad Adornato del 24-07-2001.Alla domanda ” La carriera politica? Risposta :” Arrivai in segretria nazionale della Fgci. Segretario era D’alema. C’era Fassino. E a Roma Veltroni”. Come li ricordi? ” Li sentivo più capaci di me. Invidiavo la loro capacità di ingoiare rospi. Oggi mi sento di gran lunga superiore a loro. Quei rospi non andavano ingoiati”. Ma quali rospi erano? Non poter esprimere il proprio pensiero, vedere le ipocrisie e non poter fare niente. Io pensavo fossero rospi, loro che fosse pastasciutta”. La riflessione che sento di fare è che sicuramente lui era un pavido e per amore di carriera politica non dissentiva. Io sono stato all’interno del P.C.I , posso affermare che una dialettica c’era e spesso si votava contro le proposte dei massimi dirigenti. Un mio fraterno amico, che è stato funzionario del P.C.I , deputato nel periodo in cui in parlamento si votò sulla mozione dell’intervento dell’U.R.S.S in Afgabnistan , dissenti dalla proposta di Napolitano che sosteneva che quello era un intervento. Lui era convinto che si trattava di invasione e non accettò la mozione presentata da Napolitano. Come si può constatare il nostro caro Adornato era lui un pavido. Forse per far carriera?
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