da Giorgio Goldoni
L’ultimo libro di Pansa sulle atrocità commesse dai partigiani dopo il 25 aprile 1945, è coraggioso ed innescherà innumerevoli polemiche, in un paese che sembra incapace di fare i conti con il proprio passato. Con buona pace degli allora resistenti, ci sono due verità incontrovertibili che non si possono scalfire:1/ la resistenza ebbe un ruolo militare insignificante nella battaglia per la liberazione del paese;2/ per la maggior parte dei partigiani, di stretta fede stalino-comunista, non si trattava di una guerra di liberazione dal nemico invasore, ma di un movimento rivoluzionario anticapitalista , che doveva portare al potere il socialismo, per cui era giustificato anche l’annientamento fisico dei “ricchi” visti come nemici di classe.
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