da Alessandro Ceratti
Ieri da Bruno Vespa si sono riuniti Cossiga, De Michelis, Andreotti e Occhetto. Ho avuto gli incubi. Ma è con orrore lovercraftiano che considero che il mostro più terribile e disumano, quello che mostrava più evidentemente la sua natura aliena e la sua non appartenenza al novero dei viventi, quello che non solo conosceva il Necronomicon ma che probabilmente l’aveva scritto, Giulio Andreotti, era anche l’unico che valeva la pena di ascoltare, l’unico le cui parole non fossero schiuma che affiora dalle profondità delle fogne.
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