Un altro provider è possibile. Il concetto è chiaro: si può fare consumo critico anche in campo informatico. Quelli della Rete Lilliput hanno preso sul serio l?impegno, e hanno dato vita a Lillinet, concreta alternativa a Libero, Tiscali, Yahoo, e a tutte quelle società (provider, appunto) che gratuitamente permettono di connettersi a Internet e danno una casella di posta elettronica. Il meccanismo è semplice (e del tutto gratuito): si va sul sito (www.lillinet.org), e ci si registra. Insieme ad un indirizzo mail (tipo mario@lillinet.org) si ottiene la possibilità di collegarsi alla Rete via modem attraverso un numero telefonico (unico per tutta Italia) al costo di una telefonata urbana. I messaggi si possono scaricare sul proprio computer con i normali programmi di posta, o leggere on line, come accade con gli altri provider commerciali. Il senso: riappropriarsi di un pezzo di Internet, quello delle connessioni/mail gratuite, oggi in mano a grandi gruppi commerciali che vendono i dati personali degli utenti e inondano le caselle di pubblicità. Tutto il progetto è realizzato utilizzando software libero. Ma non solo. Lillinet è anche un modo per finanziare la Rete Lilliput. Una parte dei costi di connessione pagati dall?utente, infatti, ritorna alla cooperativa sociale che gestisce (senza lucro) questo servizio e viene versata alla Rete. Così gli attivisti contribuiscono alle attività di Lilliput senza tirar fuori più soldi rispetto a quanto avrebbero speso con i vari Libero, Tiscali eccetera.
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