di Emanuele Macaluso (per Il Riformista)
Tony Blair nella bufera. Questa è la sintesi di vari titoli apparsi sui giornali. Ed è vero. Tuttavia il leader laburista ha tenuto ferma la sua posizione. Giusta o sbagliata, dipende dalle opinioni. Quel che ci preme sottolineare è l’onestà politica di chi, anche quando il vento cambia, si assume le responsabilità degli atti politici compiuti. Gli scenari della vita politica italiana sono del tutto diversi. C’è un responsabile per il black-out che ha paralizzato per dieci ore l’Italia? No. C’è qualcuno che si assume la responsabilità del perché da noi non si produce energia elettrica a sufficienza? No. Se questi interrogativi li poniamo su altri temi la risposta è sempre uguale. Leggiamo biografie di uomini politici, anziani e giovani, in cui le sconfitte dei loro partiti sono sempre colpa altrui. Nei Ds c’è qualcuno che non è stato riformista? No. Chi sono i responsabili della storia accidentata del Pci? Togliatti, Berlinguer, Natta e anche Occhetto. Gli altri non c’erano, o c’erano quando si vinceva. Mai nelle sconfitte. In Sicilia, quando non si sa chi è il responsabile di un fatto, si dice: cufù? Chi è stato? La risposta è una smorfia, che dice: e chi lo sa?
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