Maurizio Costanzo – Giornali Vari: «Con l’Ulivo come gli dice la passione politica oppure con Berlusconi come gli dice la professione? “Né con il Polo né con l’Ulivo”, chiarisce Maurizio Costanzo. “Ho votato Ulivo, lo sanno tutti. Ma lavoro da anni con Berlusconi in assoluta libertà. Quando Berlusconi disse: “Se fossi a Roma voterei Fini”, io non ci misi un secondo a dichiarare: “Io a Roma ci sono e voto Rutelli”. E non successe nulla, neppure una piccola lamentela”. E’ passato un anno da quando ha votato Ulivo. E’ sempre così convinto?“Debbo essere sincero. Così come sono riuscito a ritagliarmi la mia libertà, debbo dire che vivo nei confronti dell’Ulivo varie delusioni. E’ vero che hanno trovato una situazione difficile, ma è sempre così, per tutti. Lamentarsi non serve a niente. Bisogna fare”.» (SEGUE)
Don Luigi Ciotti – Giornali Vari: «Non è un prete accomodante. Quando prende la parola non fa sconti a nessuno. Don Luigi Ciotti, 50 anni, fondatore del gruppo Abele, comunità di recupero di tossicodipendenti, della Lila, lega per la lotta all’Aids, di Libera, associazione per contrastare le mafie italiane, è un vero duro. Il suo ultimo grande successo è la legge per la confisca dei beni mafiosi e il loro uso a fini sociali. La sua ultima provocazione è la proposta per stimolare la “dissociazione” tra la manovalanza della criminalità organizzata. Come risulutato ha la polizia 24 ore su 24 sotto il suo portone e tre uomini di scorta che lo seguono dovunque. » (SEGUE)
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