da Guglielmo Venturi
Non vorrei sollevare nuovamente un vespaio, riprendendo brevemente l’ argomento delle connotazioni politiche della comicità, ma mi ha colpito oggi una battuta prodotta da Mattia Feltri su Il Foglio. Ne faccio dono a chi non avesse avuto l’ opportunità di leggerla: ” Ma chi è buono? si chiede Lidia Ravera. Da bambina credeva a Babbo Natale. Da ragazza a Lenin. Oggi ” buono è Gino Strada”. Tesi, antitesi e sintesi”. A mio avviso questo spiritosa espressione non ha una precisa matrice nè di destra, nè tanto meno di sinistra. Che nel nostro futuro si prospetti un revival del vecchio humor dell’ oratorio parrocchiale?
Nessun commento.
Commenti chiusi.