C’era Travaglio, c’era Davigo, c’era Spataro, c’era Bruti Liberati. E poi Roia, Castelli (Claudio, quello buono), Amadori. Era rappresentata tutta la magistratura d’Italia, dalla destra alla sinistra (Davigo ha detto: io non divido il mondo in destra e sinistra, lo diviso in colpevoli e innocenti). E’ impressionante come il comportamento di questo governo abbia compattato i giudici italiani. Eravamo a Varese, ospiti di Varesegirotondi a discutere della riforma dell’ordinamento giudiziario italiano portato avanti dal Polo. I prossimi mesi ci saranno molte di queste iniziative e ringrazio già da adesso chi vorrà informarmi. Fino al 22 novembre quando in un teatro di 3 mila posti di Roma (dalle parti di Ponte Milvio) ci sarà uno showdown finale. A Varese ci siamo informati, abbiamo approfondito e ci siamo divertiti. Ma mi fa piacere anche dirvi che uno dei protagonisti della serata è stata la nostra splendida maglietta, “Antropologicamente diverso“, realizzata dal nostro amato sponsor “Magazzini Salani”. Oggi o domani vi saremo istruzioni per ottenerla direttamente a casa. (csf)
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